Lisa e io rompiamo un silenzio durato quattro anni per augurare a tutti Buona Pasqua e ringraziare tutte le persone che stanno facendo del loro meglio per aiutarci a superare questa crisi.
Ci raccomandano di restare a casa, soprattutto a Pasqua, e io mi sono detta: "Facile. A Pasqua piove sempre!".
... (ahem!)
Logicamente, in quest'anno bisesto, nel quale di funesto finora c'è stato di tutto (i Ponti Liguri, ad esempio, ormai se ne stanno come d'autunno sugli alberi le foglie e se gli vai vicino li senti cantare "Vitti na crozza", così, per tenersi su), ma di tutto, insomma, pioggia compresa... logicamente, come si diceva, oggi NO.
Ed è Pasqua!
Ma lo fa apposta?
Nuvole: manco a pregare in aramaico antico.
Un Sole che spacca le pietre, corredato però da venticello fresco (eh, be', certo!).
E noi qui.
A mangiare pansoti al sugo di noce, cima, pasqualina, colomba e uova di cioccolata.
Che disgrazia! Come potremo mai andare avanti?
Rotolando, questo è certo.
Perché dalla porta per il verso largo non so se ci passo più.
Be', non sapere come passare il tempo in casa sembra essere un grosso problema, certo.
Ma noi siamo state contente di averlo, il lusso di annoiarci in casa, e ringraziamo tutte le persone che hanno reso possibile che il più grosso problema della nostra Pasqua fosse quello di passarla al telefono per fare gli auguri a zii novantenni, mangiando troppi dolci e guardando pigramente la TV, invece che in qualche reparto di terapia intensiva; o di non poterlo chiamare, lo zio novantenne, perché si è ammalto e ora non c'è più.
Grazie!
E non lo diciamo solo ai medici e agli infermieri, ai quali vanno ovviamente tutti i nostri più cari pensieri, ma lo diciamo soprattutto a chi combatte tutti i giorni su un'altra linea, che è altrettanto "prima": eroi sottopagati, sfruttati e troppo spesso dimenticati, che devono arrangiarsi con mascherine di fortuna e guanti del supermercato che pagano di tasca propria; col sanitizzante, la varechina, l'amuchina, il cloro e quant'altro; che lo prendono per la gola, il virus, e lo strozzano a mani nude fintanto che il vaccino non arriva.
Diciamo grazie ai piccoli coltivatori, ai corrieri, ai piccoli artigiani e a tutti i nostri concittadini che, come noi, per aiutare il prossimo non possono far altro che restare isolati.
Un abbraccio a tutti e un grazie di cuore per la libertà che ci regalate.
Da Lisa e Barbara, Buona Pasqua.